L’Ecomuseo Valli Oglio Chiese ha ottenuto il riconoscimento regionale con la delibera della Giunta Regionale n. 8 del 30 luglio 2008.

Con questa delibera la Giunta Regionale ha riconosciuto i primi 18 Ecomusei della Lombardia, che hanno fatto domanda ottemperando ai requisiti richiesti.

La Regione Lombardia con la legge n. 13 del 12 luglio 2007 ha avviato la procedura di “riconoscimento degli ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed economici”.

La costituzione, il riconoscimento e lo sviluppo degli Ecomusei nel proprio territorio è stato voluto dalla Regione Lombardia al fine di ricostruire, testimoniare, valorizzare e accompagnare la memoria storica della vita locale, la cultura materiale e immateriale e quella del paesaggio, le relazioni tra ambiente naturale e antropizzato, le tradizioni, la ricostruzione e le trasformazioni degli ambienti di vita e di lavoro delle comunità locali.

Con l’art. 2, comma 5, della stessa legge si pongono le basi per la creazione di una rete culturale degli Ecomusei a livello nazionale e internazionale.

Subito dopo il riconoscimento dei primi 18 Ecomusei si è costituita la Rete degli Ecomusei Lombardi, per l’attuazione di programmi condivisi di crescita socio-economica basati sul principio di sviluppo sostenibile e sul principio di sussidiarietà.



Il Prof. Fausto Scalvini con il riconoscimento

Analogamente a quanto è avvenuto per i musei lombardi, i criteri per il riconoscimento sono stabiliti dalla Giunta regionale e sono stati condivisi in un apposito gruppo di lavoro composto da funzionari regionali dei settori agricoltura, artigianato, industria, cultura, territorio, ambiente, turismo e da qualificati esperti nel settore, fra cui rappresentanti degli ecomusei lombardi, funzionari di altre regioni e dell’Università.
La legge regionale 12 luglio 2007 n.13 ha una forte impronta sussidiaria. Essa non attribuisce alla Regione il compito di istituire gli ecomusei, ma di riconoscere quelli esistenti sul territorio. La Regione Lombardia intende svolgere un ruolo di indirizzo, sostegno e coordinamento della progettualità degli ecomusei, secondo standard di qualità.
La legge indica le finalità prioritarie degli ecomusei: la ricerca, lo studio, la conservazione e la valorizzazione dell’insieme dei beni culturali, materiali e immateriali, che sono espressione di un preciso territorio, del suo ambiente e della cultura della comunità locale, con il coinvolgimento e la partecipazione attiva della popolazione.
L’esperienza ecomuseale è un’azione responsabile e partecipata di sussidiarietà, tra soggetti pubblici e privati, tesa allo sviluppo sostenibile, con particolare attenzione agli aspetti sociali, culturali ed economici del territorio.
È un’istituzione culturale in evoluzione, strumento di studio e raccolta, documentazione e interpretazione degli elementi caratterizzanti del territorio e dell’ambiente; ha funzioni di diffusione della conoscenza, sviluppa l’attività educativa, è custode dei processi passati, testimone delle trasformazioni in corso, strumento di progettazione del futuro, contribuisce alla salvaguardia ambientale e alla tutela del paesaggio e delle identità locali.
Il territorio dell’Ecomuseo Valli Oglio Chiese, in sintonia con il Parco Oglio Sud, è composto dai seguenti comuni: Canneto sull’Oglio (sede del Centro di Documentazione), Ostiano, Fiesse, Volongo, Pessina Cremonese, Isola Dovarese, Casalromano, Drizzona, Piadena, Acquanegra sul Chiese, Calvatone, Bozzolo, San Martino dell’Argine, Marcaria, Gazzuolo, Commessaggio.
Per il riconoscimento dell’Ecomuseo si ringraziano per la fattiva collaborazione i responsabili della Regione, il Sindaco e l’Assessore alla Cultura di Canneto sull’Oglio, il Presidente del Parco Oglio Sud ed in particolare il Sindaco di Taleggio (Coordinatore Regionale Rete Ecomusei di Lombardia) per il lavoro di coordinamento da lui svolto.