ITINERARI NATURALISTICI
del Parco Oglio Sud

Il Parco Oglio Sud sintetizza le risorse naturalistiche di questa parte di pianura.
Il fiume e i suoi affluenti, unitamente alle zone umide, alle anse abbandonate, ai boschi riparali, ai terrazzamenti modellati dai corsi d’acqua in epoche remote, alla fitta rete idrografica ricca di ecosistemi, alternate alle coltivazioni storiche e ai paesi rivieraschi costituiscono le vere identità ambientali e paesaggistiche dell’Ecomuseo. Il fiume, linfa vitale, come un racconto scorre e si dipana verso valle lasciando la sua impronta dai caratteri irripetibili in ogni paese.


La foce del Mella

Un cammino, quello del Mella, che ha le sue origini al passo di Maniva in Val Trompia e passando da Brescia conclude il suo corso nel territorio di Ostiano sfociando nell’Oglio. Fa da confine fra il Parco Oglio Nord e Sud.
Il fiume Mella e il fiume Chiese sono i maggiori affluenti del fiume Oglio.

Il fiume Mella

La foce del Gambara

Il fiume Gambara raccoglie le risorgive del bresciano sfociando nell’Oglio nei pressi di Volongo. Antico colatoio glaciale, di notevole interesse geologico, si presenta nel tratto finale ricco di acque con pregevoli scorci naturalistici e paesaggistici.

Piccolo porticciolo sul fiume Gambara

Il vecchio mulino


Le lanche di Gerra Gavazzi Runate

“Gerra Gavazzi – Runate” – con un tratto di percorso attrezzato, lungo l’Oglio

Le lanche di Runate e di Gerra Gavazzi sono due meandri abbandonati, dovuti alla rettifica del fiume eseguita alla fine del settecento.
Appartenevano all’antico corso del fiume scavato nei depositi alluvionali di origine glaciale ed è quanto rimane di una crescente competizione tra la bonifica dell’area e la crescita spontanea di una rigogliosa vegetazione, tipica degli ambienti umidi golenali.
La riserva naturale è situata a Nord-Ovest di Canneto Sull’Oglio, nell’area compresa tra il fiume e la strada che collega l’abitato a Fontanella Grazioli.

Ponticello nel percorso della lanca di Runate
Rametto fiorito di salice

Fioritura del salice nella lanca di Gerra Gavazzi


La foce del Chiese

Il Chiese scende dall’Adamello caratterizzando la Val Sabbia, forma il Lago d’Idro, è il maggior affluente dell’Oglio e vi sfocia, facendo da confine, fra il comune di Canneto e di Acquanegra.
Nel suo tratto finale, l’alveo ghiaioso risulta fortemente incassato in rive ricche di vegetazione.

Tratto terminale del fiume Chiese

Tratto del fiume Chiese in inverno


La Riserva Naturale “Le Bine”

Tra i comuni di Acquanegra Mn e Calvatone Cr

Posta in prossimità della riva destra del fiume, tra i comuni di Calvatone e Acquanegra sul Chiese, ha una superficie di circa ventuno ettari ed è quanto rimane di un antico meandro, che tra gli anni 1751 e 1759 fu rettificato e quindi isolato dal fiume.
Il cambiamento del corso del fiume ha determinato la formazione di una vasta zona umida a forma semicircolare.
L’ambiente, ben osservabile con un ampio percorso che circonda esternamente la lanca, è caratterizzato da specchi d’acqua, canneti e fasce alberate di salici, pioppi ed ontani.

Tramonto invernale sull'”Oglio morto” alla lanca delle Bine

Particolare della lanca in Primavera


Le Valli di Mosio

Le Valli di Mosio, situate sulla riva sinistra dell’Oglio in prossimità del singolare abitato di Mosio e a fianco dell’antica via Postumia. Un ambiente naturalistico e paesaggistico particolare sotto il profilo biologico e forestale (boschetti di ontani, canneti e tifeti).

Giglio giallo o Acoro (Iris pseudacorus) che fiorisce in giugno-luglio lungo i canali e nelle zone umide

Canneti e tifeti


La Riserva Naturale “Torbiere di Marcaria”

L’area è situata ad est dell’abitato di Marcaria. Morfologicamente il territorio si presenta come una depressione rispetto alle aree circostanti, dal quale fino a non molti anni fa si ricavava la torba. L’escavazione ha creato vasti laghetti e canali, intorno ai quali si è sviluppata una folta vegetazione acquatica e ripariale.
L’importanza naturalistica ed ambientale dell’area è dovuta in particolare agli aspetti faunistici, alle ricche popolazioni di coleotteri ed a colonie di ardeidi nidificanti. Estesi canneti caratterizzano la torbiera.
E’ la zona umida più estesa del Parco Oglio Sud.

Una zona delle torbiere di Marcaria

Airone cenerino in attesa della preda