ATTIVITA’ AGRICOLA

L’attività agricola dei paesi lungo l’Oglio e la trasformazione dei suoi prodotti rappresentano la vocazione e l’identità più evidente di una tradizione economica assodata, mentre le millenarie professioni artigianali legate al fiume sono rimaste solo attività della memoria.

Ne è un esempio il Comprensorio Vivaistico Cannetese, un’antica attività in continua espansione, che coinvolge ben dieci Comuni, con una produzione di piante che copre circa il 20% del fabbisogno nazionale e non solo.
Notevole è l’allevamento dei suini per la produzione di insaccati (Comune di Marcaria, Viadana, ecc.).

Altrettanto significativa è la quantità di latte trasformato dai caseifici in Grana Padano (a Piadena, Bozzolo, Acquanegra, Marcaria, ecc.). Alle coltivazioni tradizionali si aggiungono quelle particolari di zucche, meloni, pomodori e prodotti biologici (destra dell’Oglio). Una vera tradizione è l’industria alimentare (vedi prodotti della San Martino). Anche la ristorazione è ad alti livelli, conosciuto in tutto il mondo il Ristorante “Al Pescatore” di Canneto. Sempre nel nome della tradizione, la lavorazione dell’argilla con la fornace di Ostiano, i cestai di Volongo, la lavorazione dell’osso di Bozzolo e del giocattolo nell’area cannetese.
Tecnologie più complesse sono applicate alla lavorazione artistica del vetro (Casalromano), alle tintorie di Isola Dovarese, alle grandi produzioni di prefabbricati in cemento armato di Acquanegra sul Chiese, alle numerose litografie del territorio, alla lavorazione delle materie plastiche e all’arte del riciclaggio.
Non mancano laboratori di restauro, cesellatori e produzioni artigianali ed artistiche singolari che caratterizzano ulteriormente la cultura del territorio.


ALLA SCOPERTA DELL’ARTE DEL VIVAISMO

Percorso che porta il visitatore in un vero giardino botanico, fatto da milioni di piante suddivise in più di tremila specie.
Una tavolozza di colori e profumi che raggiunge il suo splendore, in particolare, in primavera e in autunno.

È possibile visitare le numerose aziende sul territorio, che si sono affermate nel mondo come le migliori produttrici di piante a foglia caduca. Ancora una volta la morfologia del territorio, il sistema idrico e le esperienze produttive acquisiste nei secoli, sono attualmente una risorsa culturale ed economica importante nel territorio tra l’Oglio e il Chiese.

Numerosi sono i servizi nati in stretta sintonia col settore, dalla progettazione di parchi e giardini alla loro manutenzione, oltre alla commercializzazione di ogni tipo di fiori e piante.


LA CULTURA DEL GIOCATTOLO

Nel 1870 la famiglia Furga, dopo aver organizzato l’apparato commerciale degli artigiani del giocattolo cannetese, trasformerà progressivamente la propria industria serica in fabbrica di giocattoli. Un’attività che rivoluzionerà l’economia locale e che porterà, per un secolo, i giocattoli cannetesi e del territorio in tutto il mondo.

Una produzione che raggiungerà la sua massima espansione, dopo gli anni Cinquanta, occupando più di duemila addetti nella sola ditta Furga.
Una tradizione che si esaurirà lentamente e definitivamente dopo gli anni Ottanta.

Nel museo del giocattolo sono esposti miglia di manufatti che raccontano l’evoluzione del gusto, del costume e le molteplici tipologie tecnico-industriali utilizzate.


LA CULTURA GASTRONOMICA

La gastronomia è una tradizione culturale stratificata nei secoli ricca non solo di ricette, ma anche di profonde simbologie e aspetti etno-antropologici, tramandata dagli operatori gastronomici del territorio.
Nel lungo e quotidiano lavoro di valorizzazione delle risorse del territorio, quello dell’alimentazione è un passaggio fondamentale. Il coordinamento regionale degli ecomusei lombardi ne ha sottolineato l’importanza, invitandoci ad approfondire la ricerca per presentarla tutti insieme all’EXPO INTERNAZIONALE di Milano del 2015, lavoro che si è tradotto in queste due pubblicazioni.

IL GUSTO RITROVATO

Calendario gastronomico tra storia, feste e tradizioni. Alla scoperta del patrimonio gastronomico del territorio dell’Ecomuseo Oglio Chiese, attraverso le scansioni delle stagioni sottolineate dall’antico calendario delle feste e delle tradizioni. Una ricerca che ha permesso di riscoprire le origini di piatti e ricette. N. pagine: 223 – N. illustrazioni: 365

IL GUSTO RITROVATO

I luoghi e i protagonisti del gusto. Una tradizione gastronomica è importante se è radicata nelle comunità di appartenenza. L’elenco degli operatori rappresenta non solo una panoramica del patrimonio culturale, ma anche una diffusa tradizione gastronomica in continua espansione. N. pagine: 135 – N. illustrazioni: 180

L’Ecomuseo ha ritenuto, nell’ambito della valorizzazione dei prodotti tipici, di istituire un riconoscimento, denominato BOLLA DI IDENTITA’ GASTRONOMICA, agli operatori della ristorazione,ai produttori agroalimentari e ai titolari di esercizi commerciali che dimostrano di rispettare alcuni criteri indicati in apposito protocollo.

  • Detto riconoscimento si ispira al criterio generale della “ecosostenibilità del territorio” e la valutazione viene fatta in base ai seguenti parametri:
    Il prodotto deve essere preferibilmente di tipo biologico o comunque in gran parte realizzato con ingredienti derivati da tradizione gastronomica territoriale, a chilometri zero.
  • Importanza particolare viene attribuita a prodotti e menù che si richiamano al calendario stagionale o a ritualità e ricorrenze tradizionali.
  • In particolari circostanze viene sottolineata l’importanza dell’uso di erbe commestibili, in sintonia con la morfologia del territorio.
  • Vengono positivamente valutate le varianti a prodotti o piatti di tradizione, attraverso la creatività degli operatori, sempre che sia rispettato l’impianto base tradizionale.

OGNI ANNO, PREVIA RICHIESTA DOCUMENTATA DA PARTE DEGLI OPERATORI INTERESSATI, VALUTATA DA APPOSITA COMMISSIONE, SI ASSEGNA UNA TARGA DA APPORRE NEI RISPETTIVI LOCALI AUTORIZZANDO L’USO SUI MENU’ E SUI PRODOTTI DEL LOGO ECOMUSEALE.